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Un gioiello di biodiversità nel cuore dell'Orecchiella

Un giardino nel Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano

(Orecchiella , 24 Febbraio 2021) - La Riserva Naturale Statale dell'Orecchiella è una delle zone più rinomate del territorio del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano. Tra le tante bellezze che si trovano in questo splendido angolo di Garfagnana c'è un giardino botanico magnifico gestito da giovani esperti botanici. La bellezza del luogo si unisce alla professionalità e alla passione delle guide che creano una visita immersiva nelle meraviglie botaniche del Parco Nazionale.

Come nasce tutto questo? Ne abbiamo parlato con Emanuele Cheli, responsabile del giardino per l'associazione Aquilegia.

Qual è la storia del "Giardino Botanico Maria Ansaldi Pania di Corfino"?

Il Giardino Botanico nasce nel 1984 per iniziativa dell'allora Comunità Montana della Garfagnana (oggi Unione dei Comuni Garfagnana) e, a oggi, ospita circa 400 specie differenti di piante spontanee. Questa è la particolarità che ci caratterizza: in quanto giardino botanico montano si possono trovare solo quelle specie spontanee che caratterizzano il territorio della Garfagnana e dell'Appennino Tosco Emiliano, siano esse comuni o rare e minacciate di estinzione, commestibili o velenose, dotate di fioriture vistose o poco appariscenti.

Il Giardino è diviso in settori tematici che permettono al visitatore di compiere una vera e propria passeggiata negli habitat più tipici delle nostre alture e, in questa passeggiata, le nostre guide lo accompagnano alla scoperta di usi e leggende delle specie più notevoli, senza dimenticare la sensibilizzazione su certi temi ambientali e sul riconoscimento delle specie più velenose.

La vostra associazione è ormai celebre nell'ambito della gestione di giardini botanici. Come siete arrivati a questo risultato? Quale spirito anima l'associazione?

L'Associazione culturale "Aquilegia. Natura e Paesaggio Apuano" è stata fondata nel 2011 da Maria Ansaldi che ne è stata presidente fino alla sua prematura scomparsa il 17 luglio 2013. Scopi dell'Associazione sono la tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio ambientale, ma anche la formazione scolastica e la divulgazione naturalistica.

L'associazione gestisce l'Orto Botanico "Pellegrini Ansaldi" situato a Pian della Fioba sulle Alpi Apuane e si occupa del servizio guida e della piccola manutenzione al Giardino Botanico "Maria Ansaldi" Pania di Corfino, nel Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, vicino al Centro Visitatori dell'Orecchiella.

Le nostre giovani guide condividono l'amore per l'ambiente e per la divulgazione. Siamo convinti infatti della bellezza e della ricchezza dei nostri territori montani e crediamo fortemente che la loro tutela e rilancio turistico passino dal riuscire a trasmettere la consapevolezza di questi valori ai tanti visitatori che passano a trovarci.

Non si tratta solo di questo però: le piante spontanee ci permettono di riscoprire quei saperi contadini che col tempo sono andati perduti e che oggi cerchiamo di recuperare consci del loro grande valore. Si tratta infatti di riappropriarsi del contatto con la natura e dei suoi tempi, di una identità territoriale e di un linguaggio perduti e, non meno importante, di riconoscere il valore nutrizionale e medico delle piante "dimenticate". Condividiamo appieno la frase del filosofo indo-americano Anil Gupta: "quando la conoscenza si erode una pianta diventa un'erbaccia".

Tanti giovani esperti e innamorati della natura per la quale prestano un'opera importante. Chi sono le vostre guide?

Perlopiù siamo un gruppo di giovani ragazzi e ragazze, la maggior parte di noi sono studenti o laureati provenienti dai corsi di laurea in Scienze Naturali e Ambientali, Scienze Biologiche e Scienze Forestali dei tre Atenei Toscani, ma talvolta anche da più lontano. Non mancano però anche semplici appassionati della natura e delle nostre montagne: le Apuane e l'Appennino Tosco Emiliano.

Non tutti i soci possono svolgere il servizio di guida presso gli Orti Botanici, per farlo è necessario essere dotati di certi requisiti minimi che vengono certificati dal Dipartimento di Biologia dall'Università di Pisa con cui collaboriamo per la formazione delle nostre guide e con il quale stabiliamo anche delle giornate formative da svolgersi direttamente in Giardino. Più recentemente è stato attivato un esame opzionale dal titolo "Divulgazione scientifica negli Orti Botanici" che prevede l'esperienza di guida di una settimana presso una delle due strutture con lo scopo di avvicinare gli studenti al contatto con i diversi tipi di pubblico, a sviluppare in autonomia le tematiche e i messaggi di una visita guidata e a diffondere il ruolo storico e moderno degli Orti Botanici, veri e propri musei e laboratori a cielo aperto.

Oltre alle attività divulgative svolgete anche altre mansioni all'interno del giardino?

Le guide si occupano, oltre al servizio di visita guidata e alla creazione e promozione di eventi, della manutenzione e della cura del Giardino Botanico nel periodo di apertura, affiancati nei lavori più impegnativi dagli operai dell'Unione Comuni Garfagnana, che mette a disposizione delle guide un alloggio adiacente al Giardino.

Di solito il Giardino è aperto nei fine settimana primaverili e tutti i giorni nei mesi di luglio e agosto ma su prenotazione possono essere organizzate visite anche fuori stagione. In primavera lavoriamo molto con le scuole, soprattutto le primarie, con giornate di educazione ambientale che possono sviluppare vari temi. D'estate il pubblico si diversifica e accogliamo tante famiglie, ma anche ragazzi e ragazze provenienti campi estivi e turisti stranieri.

Con il vicino Rifugio Isera collaboriamo nella realizzazione di eventi di educazione ambientale o a tema botanico-culinario. Siamo comunque sempre alla ricerca di nuove idee da proporre, sfruttando anche le tematiche artistiche e fotografiche a cui la zona si presta bene. Da parte nostra siamo aperti e ci piacerebbe collaborare con altre realtà del territorio, del Parco e della Riserva per riuscire a fare sistema.

Nell'ottica di essere più inclusivi possibili, una nostra guida sta frequentando il corso LIS (Lingua dei Segni Italiana) per offrire un giorno questo tipo di servizio.

Il biglietto intero costa 2€ ma sono comunque previste riduzioni per età. Diversamente abili e accompagnatori entrano gratuitamente.

(Stefano Lera. Comunità redazionale diffusa)

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Emanuele Cheli
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