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Reggio Emilia e la Riserva Mab Unesco - La Cultura si allea con l'ambiente: arrivano i Crediti di Sostenibilità per la cura delle foreste e nuovi alberi, con l'obiettivo di assorbire più Co2

Città e Appennino insieme per un futuro più Green

(Sassalbo, 13 Gennaio 2023) - Città e Appennino insieme per un futuro più Green: il piano si presenta Sabato 14 Gennaio ai Chiostri di San Pietro in un incontro con Comune di Reggio Emilia, Ente Parco Appennino Tosco-Emiliano, Regione Emilia-Romagna, Fondazione E35, Istituzioni e Fondazioni Culturali ed esperti internazionali

La città chiama la montagna per un presente e un futuro più green e sostenibile. Sabato 14 gennaio (dalle ore 10 alle 13) ai Chiostri di San Pietro, il convegno Reggio nella riserva Mab Unesco: una nuova alleanza tra la città e la montagna - organizzato dal Comune di Reggio Emilia, nell'ambito del programma 'Urbano Naturale', insieme al Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano e alla Fondazione 35 - fa il punto sulle connessioni tra Reggio Emilia e il suo Appennino e sui percorsi di sviluppo di questa sinergia virtuosa in tema di forestazione, crediti ambientali e attività culturali.

All'indomani dell'adesione di Reggio Emilia al programma Mab Unesco L'Uomo e la Biosfera volto ad allargare la Riserva dell'Appennino tosco-emiliano alla città e ad altri comuni reggiani, l'incontro di sabato da una parte presenta il ruolo, ora rafforzato, di Reggio Emilia in tema di sostenibilità, salvaguardia degli ecosistemi e del paesaggio, promozione e attrattività del territorio grazie all'adesione al programma Mab Unesco, dall'altra parte illustra il nuovo impegno del mondo della Cultura, attraverso Istituzioni e Fondazioni, nell'ambito dello stesso Programma.

Vengono quindi presentate le piste di lavoro e le prime connessioni nate tra la montagna e la città, con particolare attenzione al ruolo vitale e alla cura dei boschi, principali compensatori delle emissioni inquinanti e dell'antropizzazione, all'importanza della sensibilità culturale e turistica rispetto all'ambiente, e al contributo che stanno portando i principali attori culturali di Reggio Emilia.

E' il caso dei cosiddetti Crediti di sostenibilità (o Crediti ambientali): un contributo degli attori culturali, già in essere in alcuni casi a titolo volontario e che ora si propone di codificare e rendere sistematico, grazie al quale si compenserà l''impronta carbonica' (le emissioni di CO2) rilasciata dalle diverse attività o ad esse collegata, investendo sulla forestazione e la cura del patrimonio boschivo.

All'incontro ai Chiostri di San Pietro intervengono il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, l'assessora alle Politiche per la Sostenibilità Carlotta Bonvicini e l'assessora alla Cultura e al Marketing territoriale Annalisa Rabitti; il presidente del Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano e coordinatore della Riserva di Biosfera dell'Appennino tosco-emiliano Fausto Giovanelli e Willy Reggioni responsabile del Servizio conservazione della natura dello stesso Parco; Barbara Lori assessora alla Programmazione territoriale, Parchi e forestazione della Regione Emilia–Romagna e, in collegamento da New York, la professoressa Kelly Cerialo co-presidente della Riserva Mab Unesco Champlain–Adirondack presente nella zona montuosa degli Stati di New York e Vermont (Usa) e membro del Comitato direttivo della Rete della Biosfera Unesco degli Stati Uniti.

Kelly Cerialo, autorevole esperta in materia, è anche fondatrice e referente della Rete dei giovani della Riserva della Biosfera degli Stati Uniti e coordina gli scambi internazionali di studenti con particolare attenzione al turismo sostenibile e allo sviluppo delle comunità nelle Riserve della Biosfera dell'Unesco in Italia e Sud Africa. È inoltre co-fondatrice del progetto Adirondack to Appeninno Sustainable Parks and Communities, un'iniziativa internazionale di turismo sostenibile tra la Riserva della Biosfera dell'Appennino Tosco-Emiliano in Italia e la Riserva della Biosfera di Champlain-Adirondack.

Cerialo svolge ricerche fra l'altro sugli impatti sociali del turismo nelle aree protette, sul turismo nelle Riserve della Biosfera dell'Unesco, sulla governance e la gestione delle Riserve della Biosfera e la comunicazione interculturale.

Al convegno, sono infine attesi gli interventi e le esperienze di Davide Zanichelli, direttore della Fondazione Palazzo Magnani, Riccardo Campanini responsabile dei progetti educativi dei Musei Civici di Reggio Emilia e Lorenzo Immovilli di Spazio Gerra.

HANNO DETTO - "Si tratta del primo evento pubblico e collettivo volto a presentare l'alleanza fra città e montagna in una cornice, quella del Mab Unesco e della Sostenibilità, che prevede uno scambio concreto fra il patrimonio naturale del nostro meraviglioso Appennino e quello dei parchi urbani così importante per la vita della città e di chi la abita o la frequenta - dice Carlotta Bonvicini, assessora alle Politiche per la sostenibilità - Sarà un'occasione importante anche per raccontare le politiche del Comune sulla forestazione urbana e quelle dei servizi ecosistemici del Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano grazie alla messa in valore dei Crediti di sostenibilità, che associano il mondo culturale all'avvincente esperienza della salvaguardia e valorizzazione dell'ambiente naturale e umano".

"Antonio Gramsci sosteneva che 'ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri'. Ecco - dice Annalisa Rabitti, assessora a Cultura e Marketing territoriale - credo sia proprio così: la cultura deve parlare di ambiente, di cura, deve trovare le parole e i modi per occuparsi di questi temi, deve porre attenzione e rafforzare gli sforzi di protezione e conservazione del nostro patrimonio naturale, deve sensibilizzare e coinvolgere chi di quelle tematiche non si occupa direttamente. Sostenibilità della cultura e cultura della sostenibilità. Lo possiamo fare solo insieme e l'incontro che proponiamo ai Chiostri di San Pietro va proprio in questa direzione". 

"Questo incontro tra città e Appennino avviene sul tema degli alberi e nel segno dell'Unesco e del programma Mab (Man and biosphere) - afferma Fausto Giovanelli, coordinatore della Riserva di Biosfera dell'Appennino tosco-emiliano - Foreste e boschi sono importanti per la vita e, da sempre, tra Appennino e città di Reggio Emilia c'è uno scambio di servizi ecosistemici. Ne sono esempio la regolazione della qualità dell'aria e della fertilità del suolo, l'assorbimento e stoccaggio di CO2, la fornitura di cibo, acqua, legname, il mantenimento della biodiversità, la loro fruibilità a fini turistici, sportivi e ricreativi, il valore storico e molto altro. Mettiamo a fuoco tutto questo così come previsto dagli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile previsti dall'Onu".

LA RISERVA DI BIOSFERA DELL'APPENNINO TOSCO-EMILIANO - La Riserva di Biosfera dell'Appennino tosco-emiliano è stata ampliata a settembre 2021 a 80 Comuni nelle province di Parma, Reggio Emilia (con l'ingresso di parte del territorio comunale del capoluogo di provincia - primo riconoscimento Unesco per Reggio Emilia), Modena, Massa Carrara, Lucca, La Spezia con una superficie di circa 500mila ettari (il 51% rappresentato da foreste) è abitata da 380.000 residenti (di cui 56.000 under 18) e circa 500 milioni di alberi.


Il Programma di Sabato 14 Gennaio
Reggio nella riserva Mab Unesco: una nuova alleanza tra la città e la montagna

  • Ore 10
    Registrazione e accoglienza
  • Ore 10.15
    Reggio Emilia in rete con la montagna: prospettive e opportunità

    Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia
  • Ore 10.30
    Forestazione e sostenibilità: connessioni dentro la Riserva Mab Unesco

    Carlotta Bonvicini, assessora alle Politiche per la sostenibilità del Comune di Reggio Emilia
  • Ore 10.45
    La cultura per la sostenibilità ambientale

    Annalisa Rabitti, assessora alla Cultura e al Marketing territoriale del Comune di Reggio Emilia
  • Ore 11
    Crediti di sostenibilità: istituzioni e imprese per la forestazione

    Fausto Giovanelli presidente Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano
    Willy Reggioni, responsabile Servizio Conservazione della Natura, Parco Nazionale
  • Ore 11.15
    Il contributo del mondo culturale alla sostenibilità

    Davide Zanichelli, direzione e coordinamento Fondazione Palazzo Magnani
    Riccardo Campanini, responsabile Progetti educativi dei Musei Civici di Reggio Emilia Lorenzo Immovilli, Spazio Gerra
  • Ore 11.50
    Esperienze dal mondo: Il bacino dello Hudson e il suo patrimonio boschivo

    Kelly Cerialo, Mab Adirondack New York State (intervento online)
  • Ore 12.05
    Mettiamo Radici per il futuro

    Barbara Lori, assessore alla Programmazione territoriale, Parchi e forestazione della Regione Emilia – Romagna (intervento online)
  • Ore 12.20
    Discussione e domande aperte. Conclusioni

IL PROGRAMMA MAB UNESCO L'UOMO E LA BIOSFERA - Mab Unesco L'uomo e la biosfera (Man and the Biosphere) è un programma intergovernativo avviato dall'Unesco nel 1971 per promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello sviluppo sostenibile.

Il programma mira a migliorare le relazioni tra le persone e l'ambiente in cui vivono e a tale scopo utilizza le scienze naturali e sociali, l'economia e l'educazione per migliorare la vita delle persone e l'equa distribuzione dei benefici per proteggere gli ecosistemi naturali, promuovendo approcci innovativi allo sviluppo economico che siano adeguati dal punto di vista sociale culturale e sostenibili a livello ambientale. Il programma ha come obiettivo primario l'uso e la condivisione razionale e sostenibile delle risorse della biosfere. A tale scopo tende ad aumentare l'abilità delle persone a gestire in modo efficiente le risorse naturali, per il benessere degli esseri umani e dell'ambiente. Il programma Mab include al suo interno le "Riserve della Biosfera" che comprendono ecosistemi terrestri, marini, costieri e le loro combinazioni.

Le riserve promuovono attività di cooperazione scientifica, ricerca interdisciplinare e sostenibilità ambientale nel pieno coinvolgimento delle comunità locali, divenendo così esempi di best practice (migliori pratiche) nell'ottica dello sviluppo sostenibile e dell'interazione tra sistema sociale ed ecologico.

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