(Marola, 22 Luglio 2020) - Per il sesto anno consecutivo, lo scorso 15 luglio ha avuto luogo la Giornata Mondiale per le competenze giovanili; istituita dalle Nazioni Unite nel 2014 per sensibilizzare il mondo circa il potenziale che le giovani generazioni rappresentano per l'intera umanità.
In quell'anno Emanuele Carubbi non aveva ancora 20 anni, ma probabilmente stava già mettendo a fuoco l'ispirazione che, di lì a poco, gli avrebbe permesso di coltivare la sua passione, sviluppare il proprio talento e conferire un impulso costruttivo alla propria esistenza. Infatti, questo ragazzo vive e lavora a Marola (Carpineti), nel cuore della Riserva MAB UNESCO dell'Appennino tosco-emiliano, e ha reso la passione per le api, nutrita sin da bambino insieme ai familiari, il suo lavoro. Il Club per l'UNESCO di Carpineti, nell'ambito del progetto rESISTERE in Appennino, gli ha dedicato una video-intervista, che potrete vedere a questo link: https://youtu.be/LtnPxqLqfQY .
Vero che oggi i giovani, prima di riuscire ad affermarsi attraverso un'occupazione, hanno davanti un lungo percorso formativo e l'ardua scalata a un mercato del lavoro che non è mai stato così complesso. Tuttavia, essi hanno, dalla loro, una scorta di risorse e di energie che noi adulti, forse, non ricordiamo più di avere avuto ma sappiamo che, se ben investite, rendono significativa l'esistenza e permettono di varcare con successo la soglia dell'età adulta.
Il contributo che i giovani possono dare alla società è fondamentale, per questo gli investimenti che sono fatti per favorire lo sviluppo delle loro competenze denotano la lungimiranza di una comunità e ci consentono di intravedere la società sostenibile e inclusiva, che è alla base anche dell'Agenda 2030. Emanuele, con consapevolezza e passione, innova peraltro un lavoro dalle radici antiche, che tanto impatta positivamente sul rafforzamento della biodiversità. Le api, infatti, non solo garantiscono l'impollinazione e quindi la possibilità stessa dell'agricoltura, ma, da una recente ricerca, si evince che la loro attività ottimizza la crescita del manto vegetale – anche su terrenti compromessi da incendi o da siccità prolungata.
Per restare nell'orbita dell'Agenda 2030, la formazione è senz'altro determinante e deve essere garantita a tutti, ma, in un mondo in rapido e continuo mutamento, occorrono doti di creatività e di adattamento al nuovo, ottimismo e capacità di immaginare il futuro che sono prerogativa proprio dei giovani.
Bene, quindi, che, attraverso i percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento, la scuola si integri con il mondo del lavoro e consenta ai ragazzi di fare esperienze reali. Questo serve ai giovani per misurarsi con la concretezza e a scoprire le proprie inclinazioni.
A seguire però è fondamentale che, come Emanuele, i giovani possano costruire un piano di sviluppo originale che consenta loro di investire su sé stessi con audacia, anche avventurandosi al di fuori dei percorsi più conosciuti e delle professioni generalmente ritenute, senza che se ne conosca bene la ragione, più appetibili.
(Morena Bizzarri e Chiara Torcianti, Club per l'UNESCO di Carpineti)