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“Dopo la laurea faccio il pastore in Appennino”. La scelta dell'architetto Tobia Zagnoli

“Non ho mai amato la vita davanti a una scrivania, l’ho capito un po’ tardi ma ora sono felice”

(Villa Minozzo, 21 Settembre 2020) -

"Non ho mai amato la vita davanti a una scrivania, l'ho capito un po' tardi ma ora sono felice". Queste le parole di Tobia Zagnoli originario di Scandiano che, dopo essersi laureato in architettura, ha deciso nel 2008 di andare a vivere a Villa Minozzo (RE) e fare il pastore.

Nato nella frazione di Fellegara, in provincia di Reggio Emilia, fin da piccolo Tobia si è circondato di animali e di verde. "Ho sempre amato la natura, ma dal 2008 ho deciso di cambiare totalmente vita e mi sono trasferito nel vecchio rustico di famiglia in montagna. Mi mancavano i grandi spazi, vivere nella natura, poter stare in jeans e maglietta".

Il dottor Zagnoli non ha voluto omologarsi, ma ha cercato e ottenuto di fare quello che più gli piaceva ovvero vivere a contatto con la natura.

La sua giornata comincia presto. Sveglia alle 6/6.30 per recarsi in stalla, dove alleva più di 200 animali.  Dopo averle portate al pascolo si sposta al caseificio per produrre formaggio. La sera, intorno alle 18, è fissata la mungitura.

Come ha vissuto la sua azienda il lockdown?

"All'inizio eravamo molto preoccupati. Il nostro principale sbocco di vendita sono i mercati. Con la chiusura totale ci siamo reinventati come corrieri. Abbiamo portato i nostri prodotti in tutta la provincia di Reggio. Con la fine della lockdown abbiamo ripreso la nostra normale attività.

I mercati sono ripresi ma stiamo rilevando un evento che ci fa temere: circa il 30% di persone che prima si recava regolarmente nei nostri mercati, non è più venuta. Un fenomeno particolare se si pensa che chi sceglie di comprare prodotti genuini e biologici generalmente lo fa in modo consapevole, senza abbandonare quest'abitudine".

(Cecilia Tondelli. Comunità redazionale diffusa)

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Tobia Zagnoli