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Outdooring e sentieri accessibili

Una montagna ‘dolce’, che ben si presta a essere conosciuta, percorsa e apprezzata anche dalle persone con disabilità, motoria o visiva

(Monte Caio, 31 Agosto 2020) - Una montagna 'dolce', che ben si presta a essere conosciuta, percorsa e apprezzata anche dalle persone con disabilità, motoria o visiva.

Stiamo parlando del Monte Caio - vetta dell'Appennino parmense che sorge nel cuore della riserva di biosfera MAB UNESCO – che dal 2018, grazie al progetto Outdoor 365, promosso dalla Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi e sostenuto dalla Regione Emilia magna, dalla Fondazione Vodafone Italia e dalla Fondazione Cariparma, è accessibile anche alle persone disabili a bordo di tandem (per le persone non vedenti) e handbike a pedalata assistita (per le persone a mobilità ridotta).

Un percorso panoramico parte, infatti, dai 1200 metri del piazzale Noè Bocchi di Schia – località turistica del comune di Tizzano Val Parma - e si snoda per circa 8 chilometri sulle pendici del Monte Caio, con un dislivello positivo e negativo di 370 metri arrivando a superare quota 1400 metri nei pressi di un terrazzo con vista eccezionale sui monti Cusna, la Nuda, Alpe di Succiso e tutto il crinale di confine con la Toscana.

L'anello panoramico – che fa parte di una rete di decine di sentieri tracciati in tutta la Regione (cinque per ogni provincia) su sentieri ciclabili offroad accessibili a tutti e consultabili sul sito www.outdoor365.it – è percorribile in mountain bike, handbike a pedalata assistita e tandem e prevede anche una bella ma impegnativa deviazione verso il maestoso Grande Faggio, per poi toccare Costa Grande e rientrare a Schia passando per il crinale.

Un percorso suggestivo e panoramico, tracciato grazie alla preziosa collaborazione di Danilo Rossi, atleta paralimpico di sci, tizzanese doc, di Capriglio per la precisione, e grande appassionato di montagna (invernale o estiva che sia) e soprattutto del 'suo' Monte Caio. Lo stesso Rossi ha tracciato anche alcuni itinerari nei Boschi di Carrega, sulle colline di Torrechiara, nella Val Stirone e nella zona di Colorno, di cui, visitando il sito web, si possono trovare descrizione, tracce Gps, mappe personalizzate per smartphone e le foto dei luoghi più suggestivi.

Gli itinerari sono adatti a tutti, come si legge sul sito della fondazione Silvia Rinaldi, e quindi non sono uno spazio riservato alle persone disabili, ma percorsi che portano i ciclisti in luoghi incantevoli, ricchi di storia e panorami di grande bellezza.

Luoghi, insomma, dove natura e sport si fondono e si aprono a tutti. 

(Beatrice Minozzi. Comunità redazionale diffusa)

foto della notizia
Danilo Rossi in handbike sul sentiero del Caio
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Danilo Rossi in handbike sul sentiero del Caio