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Riportare all’antico splendore il borgo di Mandra con l’annessa chiesa a Onfiano di Carpineti

All’interno dell’area Mab un piccolo santuario, tutt’uno con la natura circostante, che merita la nostra attenzione

(Onfiano , 31 Agosto 2020) - Dedicato a Santa Liberata il santuario di Mandra e il un luogo di culto che è stato meta di numerosi pellegrinaggi atti a chiedere la benedizione della Santa, protettrice di tutte le partorienti. Grazie all'iniziativa di numerose associazioni di volontariato, assieme al comune di Carpineti è nato un progetto di riqualifica unico nel suo genere.

L'unione fa la forza.

Tante le associazioni in campo disposte a collaborare: il club per l'Unesco di Carpineti, il Melograno, Bailando per la vita e il Lions Club's di Castelnovo ne' Monti si sono infatti uniti nel segno della solidarietà per recuperare l'area.

Il comune, per prima cosa, acquisterà a breve lo stabile dalla curia per iniziare i lavori di restauro. E intanto, per sensibilizzare i cittadini e visitatori, sono state organizzate una serie d'iniziative, tra cui reading di gruppo, concerti e camminate che permetteranno di riscoprire un piccolo gioiello, dal valore unico.

La prima memoria di Mandra risale ai tempi di Matilde di Canossa. La "Corte di Mandra" fu da lei lasciata in eredità alla Curia Romana. Fra le personalità del posto del XII secolo ricordiamo Jacopo da Mandra, dottore in legge, cui è dedicato una via in città, laterale di via Adua. Il castro e la Cappella di Mandra, inoltre, sono richiamati già in un documento del 1065 come (probabilmente) appartenenti alla parrocchia di Onfiano. Nel 1814 il vescovo di Reggio autorizzò il rettore di Pianzano a erigere nell'oratorio di Mandra un secondo altare dedicato a santa Liberata.

L'evento.

Giovedì 13 agosto è stato presentato il progetto Mandra e organizzata una camminata molto partecipata alla chiesa, con cena al sacco e un concerto del duo Simone Pantani e Marco Baroncini sotto un cielo stellato. Per questo motivo è partita una raccolta fondi per sostenere il restauro a cui tutti i cittadini e fedeli possono partecipare.

"Mandra gode di una posizione che induce alla contemplazione, alla serenità e a un forte contatto con la natura – ha detto il sindaco Tiziano Borghi, durante il pellegrinaggio. – Chi si reca in questo santuario, si trova immerso in un verde unico, che non gli permettono nessun'altra visuale se non quella del cielo e i boschi circostanti.

Anche i rumori della civiltà sono spariti e le uniche melodie che si sentono sono il fruscio degli stormi, il canto degli uccelli e delle cicale. Questo luogo così spirituale, non poteva che avere un passato storico di tutto rilievo, con un feudo e nativi importanti quali Ubaldo, Federico, Guido e Jacopo da Mandra.

Mandra e il suo oratorio evocano e suscitano, nel cuore di tanti che lo conoscono o che discendono da pellegrini del passato, una forte emozione. Questo sentimento è il propulsore della lodevole iniziativa che vuole riportare il santuario di Mandra all'attenzione di tanti devoti, pellegrini e camminatori. Sono sicuro che con la forza e l'unita di tanti sarà possibile portare a termine questo miracolo".

Più di una trentina i partecipanti. "È la prima volta che vengo qui. – Commenta Anna -. Abito in un paese qui vicino ma non avevo mai pensato che ci fosse un santuario in questa zona". "È bellissimo essere qui. Io sono un fedele praticante e ricordo i racconti di mio nonno, che veniva in questo luogo da piccolo in processione". 

(Cecilia Tondelli. Comunità redazionale diffusa)

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Un momento della celebrazione tenutosi a Mandra
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Una veduta di Mandra
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Alcuni pellegrini camminano per arrivare al Santuario