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Cerreto Laghi nel 2030

Uno studio avveniristico del Politecnico di Milano: tra cambiamento climatico e nuova domanda turistica.

(Sassalbo, 28 Febbraio 2020) - È il punto d'incontro tra Emilia, Toscana e Liguria, è una realtà straordinaria, ricca di criticità e potenzialità inespresse che il Parco nazionale dell'Appennino tosco emiliano e il Comune di Ventasso intendono di sviluppare. Per questo hanno affidato al Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano uno studio sulla riqualificazione urbanistica e ambientale di Cerreto Laghi, principale centro turistico del crinale sorto negli anni '50 partendo dal turismo dello sci. 

Lo studio, "Ripensare Cerreto", propone una nuova visione prospettica del centro turistico in un'ottica multi stagionale e di qualità dell'ambiente. Il progetto è passato attraverso il confronto tra residenti, proprietari di iimmobili, privati, operatori e soggetti pubblici come l'amministrazione e il Parco nazionale. Questo percorso rientra a pieno titolo nell'Action Plan della Riserva di Biosfera dell'Appennino tosco emiliano. Gli incontri sono già iniziati e proseguiranno nelle città di riferimento – La Spezia, Reggio Emilia – oltre che nelle scuole e in altri luoghi di aggregazione. Questo percorso porterà a inserire le proposte negli atti formali di pianificazione del Parco nazionale e del Comune di Ventasso.  

"Il Cerreto - spiega l'architetto Francesco Lenzini - costituisce per molti versi un paradosso in essere, costituito da un coacervo di discrasie evidenti, sempre alla ricerca di un difficile, ma possibile, equilibrio. La necessità di evolvere, è resa oltremodo urgente dagli effetti sempre più evidenti del cambiamento climatico. Sorto come insediamento turistico a supporto di un comparto sciistico, Cerreto Laghi si trova oggi a fronteggiare l'evoluzione delle richieste turistiche e più in generale della comune sensibilità. La rivoluzione del costume dei turisti mette in discussione i modelli consolidati e domanda offerte alternative qualitativamente articolate - prosegue l'architetto -. 'Ripensare Cerreto' è la ricerca di una nuova eccellenza possibile per un insediamento che è parte di un sistema naturalistico ed antropico di straordinario interesse, tanto da essere compreso nel Parco nazionale e nella Biosfera Unesco". 

"Lo studio del Politecnico - spiega Fausto Giovanelli - cambia l'approccio dell'insediamento che ha preso il via 70 anni fa. Era solo accesso, parcheggi e servizi per gli sciatori, oggi è ormai una piccola città di montagna con case e servizi alla residenza interessante nelle quattro stagioni. La diversa mobilità, feriale e domenicale, l'efficienza energetica e l'estetica degli edifici e degli arredi, la connessione e il dialogo con la natura bellissima in cui è immerso l'abitato, i laghi, il percorso nella natura tra passo e lago: sono solo idee, ma assolutamente affascinanti. Una di queste, cioè il percorso ciclopedonale tra lago e passo con un punto panoramico vista mare, sta per essere realizzato proprio dal Parco nazionale."

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